Un investimento da oltre 9 milioni di euro, per un polo di radioterapia oncologica all'avanguardia, che ora si arricchisce di un ulteriore passo; un macchinario innovativo per l’ipertermia profonda, dai risultati eccezionali nella lotta al cancro. “Il fatto che la vasodilatazione, indotta dal calore, porti un effetto benefico contro la malattia oncologica, è un dato ben conosciuto da tempo perché non fa altro che aumentare l'afflusso ematico e quindi l'accesso alle terapie sistemiche verso il sito tumorale, così come potenzia l’effetto ossigeno. La vera sfida sarà poi integrare questo tipo di trattamento, con le più moderne tecniche o terapie sistemiche”. L’ipertermia ha già dimostrato efficacia contro varie forme di tumori; sarcomi prostata, pancreas, colon retto, ma anche alla testa, collo e mammella. Deve essere, però, associata a chemioterapia e radioterapia, di cui potenzia gli effetti. Il macchinario del campus biomedico di Roma, il primo a entrare in funzione nel nostro Paese, rappresenta un importante mezzo per nuove frontiere da raggiungere. “Ancora non siamo riusciti a capire fin dove possiamo arrivare, perché è una tecnologia di ultimissima generazione. Unico al momento in Italia, sviluppato principalmente nei Paesi anglosassoni nel nord Europa, nord America”. Anche l'ipertermia al polo oncologico, come le altre cure, sarà accessibile a chiunque, in quanto convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, che ha consentito finora di erogare oltre 90.000 prestazioni l’anno, a una media di 150 pazienti al giorno, provenienti da tutto il centro sud.