"Quando ero ragazzino, quando finiva la scuola -ad esempio- mio papà spesso mi portava in fabbrica perché, sa, finita la scuola...e io stavo lì magari giocavo con i miei cugini anche. Cioè, io ho un attaccamento da tantissimi anni con questa azienda". I pomeriggi passati in azienda, il rapporto con i lavoratori e le lavoratrici, la figura del nonno Ruggero. Ricordi ed emozioni di Michele Bauli, presidente del colosso alimentare fondato a Verona in un piccolo laboratorio e diventato una delle più importanti realtà dell’industria dolciaria, in Italia e all’estero. Per il gruppo Bauli 100 anni di storia, celebrati nella straordinaria cornice della biblioteca Capitolare di Verona, la più antica al mondo, luogo simbolo dell’impegno della famiglia verso la propria comunità. Fu Ruggero Bauli, nel 1922, ad avviare il progetto, puntando sulla tradizionale ricetta del pandoro. Oggi, 3 generazioni dopo, il brand è una vera e propria eccellenza del Made in Italy, leader nel settore delle ricorrenze e nel segmento dei prodotti da forno a consumo quotidiano. "Cento anni è un bel traguardo, è un traguardo importantissimo per un'azienda. Devo dire, passati con grandissima passione, cercando sempre di fare qualità. Adesso vediamo i prossimi 100 come li affronteremo". "All'estero quali sono i prodotti più richiesti?" "All'estero il panettone, perché il panettone nasce prima del pandoro e quindi la grande emigrazione italiana conosceva solo il panettone". 1.700 dipendenti, 7 siti produttivi, 480 milioni di euro di fatturato. Il sogno di un giovane pasticcere veronese diventato impresa. Un pezzo di storia dell’imprenditoria italiana, raccontato in un docufilm e in un volume celebrativo. Per il centenario della fondazione, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso e dedicato al gruppo Bauli uno speciale francobollo. "Verona si riconosce nelle sue tante eccellenze, una di queste è Bauli. È una tradizione di famiglia e, al di là del prodotto in sè, credo che ci sia questa storia di emozioni, di legame del territorio, delle tante famiglie, dei tanti lavoratori e lavoratrici che hanno contribuito a far sì che questi 100 anni diventano una tappa per per tutti noi".























