Oggi a Ostia in molti dicono: non siamo tutti così qua, non c'è solamente violenza. Il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara promette che porterà la sua solidarietà. "Nessuna intimidazione mafiosa, politica o di altro genere, potrà impedire agli insegnanti italiani e alla scuola italiana di fare il mestiere più bello del mondo. È grave che in una scuola oggi un insegnante, degli insegnanti, un istituto scolastico debba avere paura, e che ci sia qualcuno che si possa permettere di aggredire un insegnante, oltretutto, come dire, recuperando slogan del passato: lei non sa chi sono io". Nel quartiere riecheggiano ancora quelle frasi pronunciate dalla moglie di Francesco Spada, nome di spicco del clan, che si sarebbe rivolta ad una maestra della scuola elementare frequentata dal figlio, dicendole: io sono una Spada, tu mio figlio non lo rimproveri. Non ti permettere più. Una scena verificatasi davanti a centinaia di persone, bambini che entrano a scuola, genitori che li accompagnano. Vittima dell'aggressione un'insegnante di sostegno che il giorno prima avrebbe rimproverato il figlio di Spada davanti ai compagni, dopo che, per l'ennesima volta, aveva bullizzato in modo aggressivo un compagno di classe. Un affronto per la famiglia Sinti, dunque è scattata la ritorsione: prima a suon di insulti, minacce e spintoni, poi a pugni, calci e schiaffi. La maestra che cade a terra, intervengono 118 e Carabinieri, la mamma del bambino è stata denunciata a piede libero per violenza a pubblico ufficiale.























