"Questo teatro ha dei debiti di più di 60 milioni di euro e mi hanno detto: "guardi l'unico che forse può salvare questo teatro in questa situazione difficile, sei tu". Sostiene Pereira non è solo il titolo di un romanzo ma la difesa altrettanto appassionante del soprintendente del Maggio Fiorentino, uno dei più antichi festival al mondo di musica. Alexander Pereira davanti alla Commissione Controllo di Palazzo Vecchio, spiega le spese extra pagate con la carta di credito dell'Ente Lirico Sinfonico per un totale che sfiora i 60000 euro nel 2021. La "specialità" Pereira come la chiama lui, è quella di trovare finanziamenti, quindi nuovi sponsor pur mantenendo gli storici sostenitori. Il Sovrintendente con questa chiave giustifica i conti della pescheria per deliziare i suoi ospiti a casa con la città in zona rossa, o l'elicottero da Zurigo a Gstad. "L'unica chance che io ho per far sopravvivere questo teatro, è di trovare dei soldi internazionali. E, la mia rete molto forte era in Svizzera, perchè avevo vent'anni di direzione di teatro in Svizzera". La Svizzera è certo più generosa di Firenze senza spese extra non ci sarebbero stati sponsor, 7 milioni e mezzo nel 2021 dice Pereira, ma un fallimento sicuro sull'estratto conto sono state aperte due inchieste della Corte dei Conti per danno erariale e anche un fascicolo esplorativo in Procura. Pereira comunque si dice disposto a rimborsare quanto speso anche se non si sente né un truffatore ne un festaiolo.