Dopo gli anni della pandemia, nuove sfide attendono la comunità medica e scientifica. Lo scenario globale è in continua evoluzione, e il Covid continua comunque a circolare. "Il virus ha ripreso a diffondersi nella popolazione generale, per cui abbiamo avuto un aumento dei casi, soprattutto negli ultimi dieci giorni. Molte persone, però, l'hanno contratta in forma estremamente lieve". I cambiamenti riguardano soprattutto i nuovi patogeni che sono in circolazione, e l'antibiotico resistenza, diventato una minaccia sempre più preoccupante per la salute umana. "In Italia contiamo all'incirca 10mila morti l'anno per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, e questo fenomeno è in progressivo aumento, tant'è che secondo stime mondiali, a livello proprio mondiale e globale, si stima che potremmo arrivare anche a oltre 10 milioni di morti nel 2050". Da un lato c'è bisogno di cure sempre più innovative per infezioni virali e croniche come l'HIV e l'Epatite delta. "Novità, insomma, negli ultimi anni è la possibilità di usare farmaci cosiddetti long-acting, che vengono somministrati non tutti i giorni, ma in questo momento una volta ogni due mesi". Dall'altro lato preoccupano le malattie esotiche, trasportate dalle zanzare, che hanno fatto registrare infezioni e decessi anche nei Paesi europei. "... anche dei casi di epidemia della cosiddetta febbre dengue, che è una febbre che c'è di solito solo nei Paesi tropicali, ma che in Italia abbiamo avuto dei casi autoctoni, cioè che non sono stati nei Paesi tropicali, perché abbiamo l'insetto vettore, che è la zanzara tigre". Occorrono nuove strategie, grazie ai vaccini le infezioni da Covid sono cambiate e non causano più centinaia di migliaia di vittime come in passato.