"100% di danno da 7 giorni di pioggia. Le piante sempre bagnate e dopo la ciliegia si spacca e poi fa il marciume, diventa marcia". Un intero raccolto da buttare. Un anno di lavoro spazzato via dalla furia dell'acqua del fango. Almeno 3 tonnellate di ciliegie, pronte per il commercio, completamente rovinate, quindi invendibili. Un danno enorme per l'azienda agricola Il Salice di Cesena, il titolare, Giuliano Bartolini, con il suo trattore ci accompagna nella sua proprietà. 8 ettari coltivati a ciliegie e pesche completamente devastati. "Giuliano, un'altra pianta completamente da buttare?" "Si, questa è un'altra varietà che è quasi tutta da buttare. Ci sarà un 10% di buono, se non piove più. Altrimenti sono tutte marce e tutte spaccate. Varietà di ciliegie che sono, è una varietà canadese dai 5 ai 6 euro al Kg.". Compromessa anche la produzione di pesche e nettarine, un intero campo travolto da una frana. "Giuliano, se non ho capito male, questa porzione di collina è franata e ha investito la tua piantagione di pesche. giusto?" "È partita dall'alto, un canalone di acqua. Si è incanalato qui in mezzo alle querce, ha steso delle piante di querce e poi quando arrivata giù mi ha steso tutti i peschi di 4 anni, in produzione, che sono spariti sotto la melma". "Non si può far altro che ripiantare?" "A ripiantare e aspettare 3 anni per raccogliere. Quindi è andato a male il raccolto di 3-4 anni". Le poche piante risparmiate dalla frana non possono essere recuperate. L'unica opzione è ricreare il campo, con perdite per decine di migliaia di euro per i prossimi tre anni. "Bisognerà, probabilmente, estirpare almeno la metà di questa piantagione e risistemare il terreno, ri-livellare il terreno e poi reimpiantare di nuovo tutto. quindi almeno". "Un lavoro di mesi?" "Un lavoro di mesi e tra l'altro un lavoro che entrerà in produzione almeno almeno fra 3-4 anni".