"Siamo tutti disastrati qui, stiamo buttando tutta la roba". Vincenzo e Laura, da 40 anni in Romagna una vita di lavoro e sacrifici per costruire la loro casa e dare un futuro ai propri figli, una casa che ora è quasi completamente distrutta. Dal bagno al garage, tutto è da buttare anche le auto. "Ho regalato alla Croce Rossa vestiti, la roba adesso sono andato a chiedere l'elemosina per un pantalone, per un pantalone basta". A Conselice ci sono strade ancora allagate, l'acqua è alta anche 50 cm in diversi punti e solo ora chi vive in questa zona è riuscito a rientrare in casa, per salvare qualche ricordo, qualche oggetto di valore. "Oggi siamo venuti a provare di salvare qualcosa però ovviamente non abbiamo neanche il posto dove appoggiarlo perché fuori ci sono ancora 20 cm di acqua e anche tutti i lenzuoli, trapunte, abiti, vestiti, adesso proveremo di lavarli ma, insomma 10 giorni in quest'acqua". All'interno delle case, anche 20 cm di acqua. Ad aiutare i tanti volontari che approfittando del weekend hanno deciso di raggiungere le zone più colpite. "Ci siamo detti: dobbiamo andare a dare una mano però un po' anche di cuore. L'acqua stagnante, piena tra l'altro di petrolio, liquami e detriti, è un rischio per la salute. Dove è già calata si disinfetta e pulisce. "E' ancora molto tragica perché qua con il sole si sta asciugando tutto il fango e adesso con l'idropulitrice e del cloro proviamo a disinfettare un po' il tutto". All'interno delle abitazioni è quasi tutto da buttare. "Da buttare i vestiti, letto, il divano la cucina, tutto". Grazie alle pompe messe a disposizione dalla famiglia Martini di Unigrà, l'acqua sta calando, nelle strade ancora interessate dall'emergenza mentre all'ingresso del Paese cumuli di spazzatura vengono accantonati in attesa di essere smaltiti.