Le dighe mobili, sollevate alle 2 del mattino all'altezza delle tre bocche di porto, hanno retto alla terza marea più alta di sempre: 173 cm sul medio mare, alle 9.40 del mattino. Un livello inferiore solo al metro e 94 del 1966 e al metro e 87 registrato nel 2019. In piazza San Marco, tra i punti più bassi della città, solo qualche pozzanghera. Senza il Mose, l’85% del centro storico di Venezia sarebbe finito sott'acqua. "Pensate, in questo momento, vi do un dato esatto, abbiamo al Lido 179 cm. 179 cm in questo momento. Sarebbe stata un'altra devastazione". Per il sistema di dighe mobili, realizzato per proteggere Venezia dalle acque alte, un altro importante test superato. Le maree eccezionali questa volta non c'entrano: a provocare danni e disagi sono stati la pioggia e il forte vento di scirocco. L’ondata di maltempo ha colpito duramente tutta la costa veneta; allagamenti a Chioggia e Sottomarina. Le mareggiate, a Eraclea e Jesolo, hanno provocato ingenti danni alle spiagge. La situazione, costantemente monitorata dal Presidente Luca Zaia e dai vertici della Protezione Civile, dovrebbe migliorare nelle prossime ore.























