Non sono ancora le 21. Claudio Marchisio e sua moglie Roberta sono seduti sul divano a guardare la TV nella loro villa di Vinovo, alle porte di Torino, quando vengono sorpresi da una banda di almeno quattro persone incappucciate, due hanno in mano un cacciavite, gli altri delle pistole. Chiedono all'ex centrocampista della Juventus e della nazionale di aprire la cassaforte, ma la coppia non ne ha una in casa. Allora, mentre uno dei componenti della banda sorveglia la moglie in soggiorno, Marchisio consegna agli altri tutto ciò che di prezioso c'è in casa: gioielli, orologi e denaro contante, anche vestiti firmati. Poi fuggono via veloci a bordo di un'auto lasciata nelle vicinanze. Pochi minuti e arrivano i Carabinieri. Marchisio e la moglie, ancora sotto shock, raccontano che i rapinatori parlavano in italiano, ma con uno strano accento, quindi probabilmente erano stranieri. Per fortuna i due erano soli in casa, stavano per uscire per andare a prendere i due figli dopo l'allenamento. Sono scossi sicuramente, ci mancherebbe. Lei non lo sarebbe? Non è la prima volta? No. A casa di Marchisio? Sì, già due o tre anni fa, un po’ prima di Natale. I malviventi sono entrati nella villa qui nel villaggio “I Cavalieri”, dove la famiglia Marchisio vive da anni, attraverso una porta-finestra, lasciata probabilmente socchiusa perché non sono stati trovati segni di effrazione. Ora gli inquirenti, che per tutta la mattina hanno perlustrato la villa e il giardino in cerca di tracce, stanno visionando le immagini dell'impianto di telesorveglianza. Ogni viale ha un sistema di sorveglianza, quindi telecamere e barriere d'ingresso.