Il pugnale dei Fasci di Combattimento, il manganello delle Camicie Nere, la medaglia attestato di partecipazione, sono alcuni dei documenti esposti a Milano alla mostra sulla Marcia su Roma, curata dalla Fondazione Kuliscioff. "Qui si vede la nascita dei Fasci di Combattimento". "Sì, dei Fasci di combattimento". "A Milano". "A Milano, che sono un movimento rivoluzionario, no? Che poi, col passare del tempo si trasforma radicalmente e da repubblicano diventa filo-monarchico, da anti-cattolico diventa filo-cattolico". "Perché si dice: la Marcia su Roma nasce a Milano?". "Nasce a Milano perché fu concepita dal gruppo dirigente che era a Milano, anzi il cuore, la testa del Fascismo è Milano". Una mostra, qui al Museo del Risorgimento, fino all'11 dicembre che cade a 100 anni esatti da quella che è considerata, storicamente, la data dell'avvento del Fascismo in Italia. Mai anniversario per alcuni fu più denso di valore politico, per la coincidenza: questo 28 ottobre, centenario della Marcia su Roma, cade in un'Italia in cui è appena diventata premier Giorgia Meloni, che nel discorso di insediamento ha già condannato i crimini dei totalitarismi del '900 e che comunque rimane, al di là di come la si possa pensare, l'erede più diretta del partito di Giorgio Almirante e di Pino Rauti. "Chi ha sbagliato? Lo Stato? I partiti?". "Vi sono errori da parte delle forze politiche, il più grave fu quello socialista di presentare un moto rivoluzionario di tipo bolscevico, che era impraticabile in Italia, ma che spaventò terribilmente i proprietari, i cedi medi e provocò in qualche modo la risurrezione del Fascismo che era morto alle elezioni del '19". "E poi le istituzioni". "E poi il vero problema fu che le istituzioni non ... il loro ruolo. La rinuncia dello Stato, l'esercizio in termini di monopolio della forza e della giustizia e l'appalto, che di fatto fu concesso ai fascisti di esercitare una porzione dell'ordine, della gestione dell'ordine pubblico, provocò il collasso delle istituzioni". "Mancarono i Prefetti". "Assolutamente, mancarono è eufemistico, tranne alcune eccezioni non intervennero mai con la forza, come era loro dovere, contro la violenza fascista". "Anzi, a Milano...". "Anzi, a Milano il Prefetto era praticamente un collaboratore del Duce".























