Agenti frontalieri che, cancello aperto, girano lo sguardo dalla parte opposta, al continuo afflusso illegale di migranti. Dal Marocco nell'enclave spagnola di Ceuta, in 48 ore sono entrati 10 mila migranti. Dopo la visita del Premier spagnolo Pedro Sanchez, il Marocco ha riattivato i controlli e chiuso le frontiere. A Madrid, Sanchez ha assicurato di aver soccorso oltre 1.500 donne e bambini, gestiti dalla Guardia Civil e oltre 8 mila migranti, di questi 5 mila sono stati già respinti o sono rientrati spontaneamente in Marocco, anche a nuoto, per sfuggire l'esercito spagnolo. Sulla spiaggia resta comunque alta la tensione, con lancio di gas lacrimogeni per sedare le rivolte. È la disperazione dei migranti, per lo più subsahariani, usata contro l'Europa. La disperazione di una donna, che si è buttata in mare con il suo bambino appena nato, pur di raggiungere il territorio spagnolo. Neonato soccorso della Guardia Civil, in piena crisi ipotermica, quasi completamente congelato. Miracoloso il suo salvataggio. Accanto alla Guardia Civil, l'esercito inviato dal socialista Sanchez e invocato anche dalla destra di Vox, che a Ceuta chiede, una militarizzazione permanente dei confini spagnoli e promette di dirottare i 30 milioni di euro, inviati in Marocco per proteggere le frontiere, alla città. L'Europa nella tensione tra Madrid e Rabat, ribadisce: non ci faremo intimidire da nessuno.