Seppur in miglioramento, i tempi della giustizia italiana restano tra i più lunghi in Europa, con conseguenze evidenti che portano spesso a prescrizioni e situazioni di incertezza per il cittadino. Per il prof. Manes si tratta di “tempi di durata irragionevole, la sottoposizione al procedimento è di per sé una pena”. Per il Procuratore di Milano Nanni “bisognerebbe evitare riforme che creano contrasti e fanno perdere tempo”, in favore di riforme che servano “a ridurre i tempi del processo”.