"Le azioni dei volontari ci parlano di pace, il mondo si cambia anche partendo dai piccoli passi che riempiono il nostro quotidiano". Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto, con queste parole, alla cerimonia di apertura di Trento capitale italiana ed Europea del volontariato, più di 2000 volontari, dalla protezione civile al soccorso alpino, alle società sportive di solidarietà, si sono ritrovati per la celebrazione che porterà per un anno intero a Trento il mondo europeo del volontariato per un confronto, uno stimolo, ma anche nuove cooperazioni in diversi settori. "Far crescere la solidarietà in Europa in ogni direzione vuol dire far crescere l'Europa e i popoli che la abitano. Ne abbiamo misurato l'importanza durante la pandemia da Covid, le insufficienze dell'Europa, le carenze che vanno talvolta a scapito dei cittadini, dipendono il più delle volte proprio da un difetto di solidarietà". Il presidente Mattarella ha ricordato Alcide De Gasperi e Antonio Megalizzi, il giovane reporter trentino ucciso nella strage di Strasburgo del 2018, "entrambi credevano in una Europa come comunità", dice. Il Presidente della Repubblica ha rivolto poi un saluto affettuoso al sindaco di Leopoli, presente alla cerimonia, "rinnovo i sentimenti di amicizia che hanno radici antiche e solide e che le drammatiche conseguenze della brutale invasione russa all'Ucraina hanno ulteriormente rafforzato", ha detto Mattarella, "la sua libertà, la sua indipendenza sono tutt'uno con i valori fondativi dell'Europa. Pace gravemente tradita nel nostro tempo", conclude il Presidente della Repubblica, "ma sono le azioni dei volontari che ci parlano di pace". "La solidarietà genera speranza e solidarietà e speranza sono strettamente connesse con l'idea di pace, con lo spirito di fratellanza. La pace del nostro tempo gravemente tradita".