Mattarella bis, il presidente e il nuovo mandato

La mitezza e l'eleganza della persona. Il pragmatismo e l'esperienza del politico prima, dell'uomo delle istituzioni poi. L'operato nei suoi anni al Colle, arbitro e garante della Costituzione figura super partes e di riferimento negli anni più difficili della crisi economica prima, della pandemia poi. Sono solo alcune delle ragioni, delle motivazioni che hanno spinto il Parlamento, i grandi elettori a insistere per la rielezione di Sergio Mattarella. Un sentimento che è andato ben oltre quello che in molti inizialmente vedevano come semplice spirito di sopravvivenza dei parlamentari impauriti del proprio futuro. Un sentimento che si è trasformato in saggezza, in un crescendo di consensi che andava oltre le indicazioni delle stesse segreterie, tra schede bianche e astensioni. Voti invece per Mattarella che aumentavano in piena libertà e dei quali diventava sempre più difficile non tenere conto. Fino a quel via libera dei Leaders che ha sancito la rielezione, il plebiscito secondo per numeri al solo Sandro Pertini nella storia repubblicana. "Se necessario, ci sono anche se avevo altri piani. Prendo atto della situazione" dice ai gruppi parlamentari che salgono al Colle a chiedergli di restare. "Accetto per responsabilità, non ci si può sottrarre ai doveri a cui si è chiamati" spiega nella sua prima dichiarazione davanti ai Presidenti dei due rami del Parlamento, giunti a comunicargli l'avvenuta rielezione. Giorni difficili quelli appena trascorsi per la politica. La grave emergenza sanitaria che stiamo tutt'ora attraversando, la pandemia ancora non sconfitta, il richiamo al senso di responsabilità e poi il rispetto delle decisioni del Parlamento. Quattro punti, questi, che raccontano, che spiegano forse il perché Mattarella non ha potuto sottrarsi. Diversamente da quelle che erano le sue prospettive personali. Senso delle Istituzioni, spirito di servizio e determinazione necessaria per far fronte all'inatteso richiesto dispendio di energie. Già perché di energie ce ne sarà bisogno. I mesi che verranno si annunciano complicati sul piano economico, sociale e forse soprattutto politico. Mattarella lo sa e per il Paese, la stabilità è la risorsa più importante.