Melito, boss ucciso mentre pranzava con altre persone

Quando è stato ucciso non era da solo Vincenzo Nappi, 57 anni ritenuto dalla Dda il capozona di Melito per una parte degli scissionisti di Secondigliano. Pranzava al ristorante con altre persone, al momento non indagate, vicine a lui, come è stato ricostruito dalle indagini dei Carabinieri di Castello di Cisterna coordinati dal PM Nunzio Giugliano che stanno lavorando sul caso. "E in quella trattoria i due killer sono entrati armi in pugno e volto coperto, hanno esploso una decina di colpi". Tra le ipotesi, la possibilità che si tratti di un regolamento di conti interno agli Amato-Pagano ma si indaga a tutto campo. I colpi hanno centrato solo il bersaglio, nessun altro dei commensali è stato ferito, in trattoria oltre a loro c'erano poche persone, subito dopo i due killer sono scappati in moto forse con un complice che li attendeva davanti al locale. Nappi era stato arrestato dopo una breve latitanza nel 2011 e scarcerato nell'agosto del 2020. Per gli inquirenti le sue attività criminali sarebbero state la gestione del traffico di stupefacenti e delle estorsioni a Melito e nei comuni limitrofi.