I magistrati della Dda di Palermo e gli investigatori del Ros sono a lavoro sulla mole dei documenti e dei Pizzini e degli apparati informatici sequestrati nei vari covi di Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara e addosso al Boss e al suo autista il giorno dell'arresto. Da qui, secondo gli inquirenti, possono arrivare indicazioni importanti per ricostruire la rete dei fiancheggiatori del Boss, le persone che gli hanno consentito di vivere tranquillo nell'ombra per oltre 30 anni. Le indicazioni principali potrebbero arrivare dall'analisi dei telefoni cellulari e dai documenti sequestrati nel covo di Vicolo San Vito, l'abitazione del Boss, nella stanza adibita a studio che è l'unica che non si vede nelle immagini diffuse dai carabinieri sarebbe stato ritrovato materiale ritenuto molto interessante sul quale adesso si sta concentrando il lavoro dei magistrati Maurizio De Lucia e Paolo Guido. Informazioni interessanti potrebbero arrivare anche dal materiale sequestrato a Maria Mesi, indagata per favoreggiamento, ed indicata come la fidanzata storica del Boss. La sua abitazione, la sua attività commerciale, sono state perquisite nei giorni scorsi. Da chiarire anche i racconti delle due donne di Campobello di Mazara che hanno ammessi di aver incontrato varie volte l'uomo ma, hanno aggiunto, di non sapere chi fosse realmente.