Una palazzina gialla, in una stradina a ridosso del centro del paese di poco più di 10000 abitanti; al piano terra l'appartamento abitato per almeno sei mesi dal boss mafioso Matteo Messina Denaro. È stata individuata a Campobello di Mazara la casa dove il superlatitante ha trascorso l'ultimo periodo prima dell'arresto, a pochi chilometri dal suo paese natio Castelvetrano dove vivono ancora la madre e la sorella all'interno dell'appartamento descritto dal Comandante provinciale dei Carabinieri di Trapani, Fabio Bottino, come un luogo curato, normale e confortevole sono stati trovati; abiti firmati, profumi costosi: i segni di una condizione agiata e di uno stile di vita dal tenore alto. I rilievi della scientifica vanno avanti nell'appartamento mentre si indaga a tutto tondo a Campobello di Mazara sulla rete di fiancheggiatori che ha aiutato Matteo Messina Denaro. Tutto si concentra qui, il prestanome Andrea Bonafede che vive a poche stradine di distanza dalla casa del boss mafioso di cui è intestatario; agli inquirenti l'uomo incensurato, imparentato con uomini di mafia avrebbe detto di averlo acquistato con i soldi del boss mafioso che conosceva fin da ragazzo; l'autista finito in manette Giovanni Luppino agricoltore incensurato che ha accompagnato Messina Denaro in clinica ha qui la sua azienda agricola. Il medico Alfonso Tumbarello già sentito dagli inquirenti che gli ha prescritto le cure mediche a nome di Andrea Bonafede; ora risulta indagato in paese tutti lo descrivono come una persona per bene. A Campobello di Mazara di certo qualcuno ha aiutato il superlatitante. "In qualità di Sindaco non posso che essere rattristato di aver appreso che si trovava in questo periodo nella nostra città e che l'accompagnatore fosse di Campobello che il prestanome fosse anch'esso di Campobello." C'è chi dice di averlo incontrato in giro, chi dice di non averlo mai visto in paese, gli investigatori sono al lavoro per cercare altri nascondigli, covi nella zona. dove potrebbero essere stati portati documenti e armi.