"Dottor Russo lei è stato il primo a indagare su Matteo Messina Denaro quando alla Procura di Palermo probabilmente non si dava molto preso alla sua caratura criminale." "Beh la sua caratura si aprezzerà con i bigliettini rinvenuti nel covo di Provenzano nel 2006 e si comprenderà bene qual'era la caratura criminale di Messina Denaro Matteo. Nel 1994 io indago su di lui e comincio a istruire il processo Omega, mi collego con Firenze perché tutto il filone trapanese che fu implicato nelle stragi in continente fu il frutto di un'attività meticolosa che nasce a Palermo e approda nella collaborazione con la procura di Firenze. È un criminale dalla mente diabolica che probabilmente si arrende non allo Stato, ringraziamo gli investigatori per avercelo catturato, finalmente si materializza un fantasma ma si arrende un po' alla sua malattia e quindi cambia stile di vita, la sua latitanza diventa diversa, si muove come un uomo normale, quasi sfidando gli investigatori. Messina Denaro Matteo manifesta la sua mente diabolica che noi abbiamo avuto di apprezzare anche nel passato. Quando lo cercavamo attraverso le investigazioni dirette su quella che era la sua donna, la persona con cui aveva una relazione, abbiamo scoperto che il luogo dove si rifugiava nei suoi convegni amorosi era esattamente di fronte all'abitazione della Maria Mesi. Quindi non mi stranizza, lui ha questa grande capacità criminale, non solo di sfida agli investigatori, ma andare oltre il credibile quasi nel paradossale.".