Messina Denaro, trovato secondo covo sempre a Campobello

Una stanza blindata, nascosta da una parete all'interno di un appartamento di una palazzina di Campobello di Mazara. È da poco passato mezzogiorno quando gli uomini dei Carabinieri del Ros e del Gico, gruppo speciale della Guardia di Finanza, entrano al civico 34 di via Toselli Maggiore. Sul posto anche il Procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido. È dentro quella stanza blindata che, secondo gli investigatori, sono stati nascosti documenti e denaro del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Per l'intera giornata sono andati avanti con i rilievi nella palazzina, dove al piano terra vivono Errico Risalvato, assolto per mafia nel 2001, ritenuto vicino al boss mafioso e la moglie, al primo piano dello stabile vivono la figlia e il genero. Sarebbe stato lo stesso Risalvato a dare le chiavi della stanza blindata agli investigatori. I vicini non si aspettavano di vedere un tale dispiegamento di forze. "Mi pare un sogno, non sembra vero. Tutta questa storia mi sembra esagerata. Bravissima gente". Quello che per gli inquirenti è il vero covo del boss mafioso è a 800 metri dall'appartamento di via San Vito dove Messina Denaro ha trascorso l'ultimo periodo di latitanza. In tutta l'area si sono concentrate le ricerche per ricostruire la rete di fiancheggiatori. L'ultimo a finire nel registro degli indagati è l'oncologo trapanese Filippo Zerilli, che secondo gli inquirenti avrebbe eseguito l'esame del DNA necessario perché Messina Denaro potesse iniziare la chemioterapia dopo la scoperta del tumore al colon. Al medico il boss si era presentato con i documenti del prestanome Andrea Bonafede, prestanome che vive a poche centinaia di metri dalla palazzina dove sono al lavoro gli investigatori, intestatario dell'appartamento dove sono stati ritrovati abiti firmati e oggetti costosi, le prove di una condizione di vita agiata e neanche troppo nascosta di Matteo Messina Denaro. A Campobello di Mazara vivono anche l'autista, Giovanni Luppino, che accompagnava il boss in clinica e il dottor Tumbarello che gli ha prescritto le cure. Intanto a Castelvetrano, città di origine di Matteo Messina Denaro, si è tenuta una manifestazione di studenti per festeggiare l'arresto del boss mafioso, per celebrare un giorno che per tanti è stata una vera e propria liberazione.