Per fare il boss devi comandare, devi esserci e Matteo Messina Denaro in effetti c'era, era presente sul territorio, in quella porzione di Sicilia e di isola quindi, tra Castelvetrano, dove era nato, Trapani, Marsala e Campobello di Mazara. Campobello di Mazara che è il luogo in cui questa mattina gli inquirenti sono arrivati a scovare questa residenza, questa abitazione. Abbiamo capito che non era un covo, si tratta proprio della vera e propria abitazione, in cui, evidentemente, Messina Denaro abitava negli ultimi tempi. Ce l'ha confermato anche il Comandante, il capo dei Ros, Angelosanto. "Ha passato, secondo quelle che sono le ricostruzioni e le indagini fatte in questi anni, gran parte del suo periodo di latitanza nella provincia di Trapani. Poi si è potuto anche allontanare, all'estero o in altre parti d'Italia, ma il punto di riferimento è stato inequivocabilmente sempre il suo territorio, dove esercitava le funzioni di capo". Si spostava però a Palermo, come sappiamo, nella clinica Maddalena, in quella clinica dove ieri è stato catturato, è stato arrestato. Sappiamo che lì si sottoponeva alla chemioterapia e proprio per curarsi dal tumore di cui era affetto si era sottoposto a novembre del 2020, siamo insieme a pandemia, a un intervento chirurgico, il primo intervento chirurgico, nell'ospedale Abele Ajello di Mazara. E, a proposito di pandemia, sappiamo anche che Andrea Bonafede, e quindi il falso nome sotto cui si nascondeva Matteo Messina Denaro, si era vaccinato con tre dosi di vaccino al centro vaccinale di Castelvetrano. Pensate, un bene confiscato alla mafia. Insomma, faceva la sua vita, assicurava e chissà cos'altro emergerà nelle prossime settimane. Diciamo che quel che è certo è che la cattura di Matteo Messina Denaro può essere considerata del tutto simile a quello che avvenne 30 anni fa, con l'arresto di Totò Riina. Siamo al 15 gennaio del 1993, a Palermo Riina catturato appunto in piena città, vicino alla rotonda di via Leonardo Da Vinci, due giorni dopo poi venne setacciato quel covo, ieri appunto un covo oggi diventato poi caserma, e sicuramente invece molto differente rispetto alla cattura e ai luoghi frequentati da Nitto Santapaola e sappiamo che lui invece fu catturato in piena campagna a Mazzarrone, così come in piena campagna venne catturato Bernardo Provenzano. Siamo nel 2006 e anche lui viveva in un casolare nelle campagne di Corleone.