La dinamica è già vista: un ginocchio contro il collo e il volto sull'asfalto. Ma nel caso di Matteo Falcinelli, studente di Spoleto arrestato a Miami, l'irruenza della polizia americana sfocia in una pratica molto dolorosa. Mani e piedi legati e collegati con una cinghia dietro la schiena. I video delle body cam dei poliziotti acquisiti dai legali del ragazzo e pubblicati in esclusiva sul sito del quotidiano nazionale sono inequivocabili. I fatti risalgono alla notte tra il 24 e il 25 di febbraio. Secondo la versione del 25enne sono le 22:15 quando entra in un locale di Miami inconsapevole che si tratti di uno strip bar. Ordina due drink, poi realizza che gli mancano due telefoni. Si genera confusione, il ragazzo viene spinto fuori dal locale, discute con la polizia, reclama i suoi dispositivi. Chiede che i suoi diritti vengano rispettati, come nel caso di George Floyd, l'afroamericano ucciso sull'asfalto, viene spinto a terra. Inutile domandare perché, accompagnato in auto viene portato alla stazione di polizia e qui accade il peggio. Il ragazzo urla per il dolore, le caviglie sono legate alle mani, strette dalle manette. Saranno gli amici a ritrovarlo il giorno dopo attraverso le foto segnaletiche, dimostrazione della violenza subita. A pagare anche $4.000 circa di cauzione per i reati contestati. Resistenza a pubblico ufficiale, opposizione all'arresto senza violenza e violazione di domicilio. Il ragazzo viene ricoverato in ospedale a causa delle ferite. Nei giorni successivi la famiglia riferisce che tenta più volte il suicidio. Gli amici contattano la madre che immediatamente lo raggiunge a Miami. Il 12 di aprile, durante il processo, Matteo accetta un programma rieducativo che fa decadere le imputazioni. Quel giorno il legale ottiene i video, ma li rende pubblici solo in seguito per paura di ritorsioni. La famiglia procederà alla denuncia formale per gli abusi subiti, la madre annuncia che per avere giustizia è pronta incatenarsi. Il Ministro degli Esteri Tajani in una nota fa sapere che da due mesi sta sollecitando l'attenzione delle autorità USA, evidenziando che Falcinelli è stato sottoposto ad un trattamento detentivo particolarmente violento. Per questa ragione, si legge, il console generale a Miami ha sottolineato con le autorità locali l'inaccettabilità del trattamento subito. La Farnesina garantisce che continuerà ad assistere il ragazzo a stretto contatto con la famiglia.























