Microplastiche, SkyTg24 sulla Goletta dei Laghi

08 lug 2019
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“Siamo partiti poco fa da Arona, zona a Sud del Lago Maggiore, con questa imbarcazione e stiamo per raggiungere la Goletta dei Laghi.” Ed ecco la Goletta di Legambiente, la incrociamo mentre comincia il primo tipo di monitoraggio delle microplastiche. “Abbiamo calato la manta e stiamo eseguendo un cosiddetto transetto di monitoraggio. La manta è uno strumento estremamente semplice: l'acqua che attraversa la sua bocca viene poi filtrata dalle maglie della sua rete e il campione che rimane intrappolato nel terminale, nel collettore, viene poi sollevato, portato a bordo e messo in un barattolo. In questo modo eventuali microparticelle di plastica saranno poi individuate all'interno dei laboratori di ENEA.” Terminato il primo monitoraggio con la manta, 15 minuti di strascico, si comincia con il secondo attraverso questo retino che viene immerso fino in profondità. “In questo caso, invece, andiamo ad analizzare la colonna d'acqua, per cui la presenza di microplastiche fino a 50 metri. Viene calato questo retino, che ha lo stesso identico funzionamento della mante e poi rissato a bordo con velocità costante. Quello che troveremo alla fine del collettore sarà poi analizzato sempre nei laboratori di ENEA.” Per comprendere quanto sia evidente l'inquinamento nel lago, al di là di questi sistemi di monitoraggio, basta immergere la mano per raccogliere le matrici delle microplastiche, cioè frammenti più grandi di materiale plastico che l'azione del sole e delle onde disgregherà in pezzetti sempre più piccoli. “Ad esempio, qui abbiamo raccolto l'involucro in plastica, probabilmente di un pacchetto di sigarette, un vecchio contenitore, i cui frammenti basta veramente toccarli perché si spezzino, vedete e poi il residuo, probabilmente, di una cassetta in polistirolo.” A questo punto, saliamo a bordo della Goletta per vedere che cosa la manta e il retino hanno raccolto. “Le nostre biologhe stanno pulendo il campione e lo riporranno in un barattolo con dell'acqua ossigenata per poi consegnarlo ad ENEA.” Nel 2018 il Lago Maggiore è risultato il più inquinato d'Italia per le microplastiche, con una presenza di 100 mila particelle per chilometro quadrato. In attesa dei risultati di laboratorio di questo monitoraggio che abbiamo seguito con le nostre telecamere già ad occhio nudo sono visibili mozziconi di sigaretta, frammenti di boe e ancora polistirolo. “Tutto questo finisce anche in mare attraverso i fiumi, ma soprattutto entra nell'ecosistema lacustre, quindi entra in contatto con tutto ciò che, non solo l'acqua, ma anche le creature che poi popolano l'ecosistema lacustre.”.

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