Pregano, mentre la fila scorre qualcuno ha il rosario tra le mani. L'omaggio a Papa Francesco alla sua tomba nella Basilica di Santa Maria Maggiore, è appena cominciato. Sono già migliaia, tra fedeli, pellegrini, religiosi e religiose arrivati qui, nel primo giorno dopo le esequie. "Che è doveroso secondo me dare una piccola preghiera al Santo Padre, era un minimo che possiamo fare oggi. La cosa importante è continuare a pregare tutti i giorni per lui. Perché lui sicuramente pregherà per noi tutti i giorni. Un flusso costante ininterrotto, circa due ore di attesa per entrare nella basilica, per fermarsi appena pochi secondi davanti alla lapide in marmo ligure, davanti al nome Franciscus, ma è un'attesa che non stanca. "Si deve ringraziare Papa Francesco per quello che ci ha dato, per il messaggio di pace, ma non solo, perché si è fatto grande fra i grandi". "Per essere vicino a Papa Francesco, perché in effetti, è un qualcosa che viene da dentro, un piccolo dono che viene fatto secondo me". E non sono stanchi i ragazzi che in occasione del Giubileo degli adolescenti hanno invaso Roma, la joventud del Papa che ha lasciato Piazza San Pietro e si è trasferita qui per mettersi in fila per dirgli addio, con gli occhi lucidi ma felici di esserci. La piazza è presidiata, metal detector, forze dell'ordine, protezione civile, volontari a garantire che tutto proceda in tranquillità. Nel pomeriggio nella basilica papale entrano uno dietro l'altro 110 cardinali per visitare la tomba di Francesco e recitare i vespri, mentre il flusso di fedeli prosegue per un Papa semplice, che ha lavorato per costruire ponti tra culture e religioni, contro l'odio, l'intolleranza, l'ingiustizia, l'indifferenza. .