"Quando la Geo Barents ha raggiunto il punto da cui era partito l'SOS, alcuni naufraghi erano già in mare. Caduti dal gommone sovraffollato, semi sgonfio, pieno d'acqua, su cui viaggiavano in 113, 40 sono ragazzini, tra i 13 e i 17 anni. Messi in mare, nonostante il maltempo, su un'imbarcazione inadeguata ad affrontare la traversata. Gli operatori di MSF sono riusciti a salvare tutti. Tra la Libia e la Sicilia, altre 32 persone sono state salvate dall' equipaggio della nave mercantile Carina. Comandata da un capitano ucraino, in viaggio da Malta a Bengasi. E' intervenuta dopo la segnalazione di Alarm Phone. "La barca stava per ribaltarsi", dice il capitano, con onde di 4 metri non sarebbero sopravvissuti. Ora, come previsto dalla convenzione di Ginevra sui rifugiati, devono essere portati in un luogo sicuro. Salvi ma allo stremo e con seri sintomi di disidratazione e ipotermia sono stati trasbordati sulla nave di See Eye 4, che fa sapere come il posto più vicino sia a Malta. Che però da 3 anni ha di fatto chiuso i suoi porti. Un altro naufragio Intanto è stato scongiurato al largo delle coste calabresi. Una barca a vela alla deriva partita dalla Turchia da una settimana in mare, con a bordo 62 afghani e iraniani. Tra loro 10 donne, alcune incinta e 7 bambini. Aiutati dalla Guardia Costiera, hanno raggiunto in sicurezza il porto di Roccella Jonica. Intanto la Guardia Costiera turca fa sapere che altri 140 profughi sono stati fermati mentre erano in procinto di partire. In Turchia, nei centri di detenzione sono stati trasferiti negli ultimi giorni 851 profughi quasi tutti algani ed eritrei.