Ha lasciato il Porto di Messina e sta facendo rotta verso il centro del Mediterraneo la Nave Libra della Marina Militare italiana, impegnata nell'operazione che ha il compito di soccorrere I migranti e portare quelli provenienti dai cosiddetti Paesi sicuri, nei centri fatti costruire dal governo italiano in Albania. Centri che al momento, dopo le decisioni prese dai giudici del Tribunale di Roma, si sono svuotati e che, di fatto, da settimane ospitano solo gli agenti della Polizia di Stato e della Penitenziaria italiana. La Nave Libra potrà accogliere soltanto i migranti soccorsi dalle navi italiane della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Nessun migrante salvato da navi di ONG o sbarcato autonomamente a Lampedusa, può essere trasferito a bordo e portato nei centri albanesi. Il Governo, dunque, tira dritto per la sua strada e fa ripartire l'operazione Albania che, secondo l'Esecutivo, porterebbe ad una riduzione dell'immigrazione irregolare. Tutto questo nonostante le polemiche politiche accesissimi con l'opposizione all'attacco di Giorgia Meloni, per quello che ritiene un enorme spreco di risorse che potrebbero e dovrebbero essere utilizzate per le vere criticità del nostro Paese, come ad esempio la sanità pubblica. I numeri parlano chiaro. Dall'entrata vigore del Decreto Cutro si contano sulle dita di una mano le convalide del trattenimento dei migranti. I Cpr di Pozzallo e Porto Empedocle, infatti, sono vuoti da settimane. Così come i centro in Albania.