A Lampedusa, a Pantelleria ma anche a Bari e sulle coste calabresi sono oltre un migliaio le persone sbarcate nelle ultime ore nel nostro paese, tratte in salvo dalla Guardia Costiera e dalla Geo Barents di Medici Senza Frontiere o arrivati a bordo di barchini e piccoli gommoni. Tutti partiti dalla Tunisia spinti dalla grave situazione economica e dal clima di tensione politica e di intolleranza sempre maggiore nei confronti degli immigrati, in maggioranza provenienti dall'Africa subsahariana. Una violenza nei confronti degli stranieri che sta spingendo ad una fuga in massa migliaia di immigrati che vivevano da anni nel paese. Dalla Tunisia ci sono stati alcune centinaia di rimpatri ma la maggior parte delle persone si affida ai trafficanti e alla via del mare per raggiungere l'Europa. Più di 2.000 persone sono state fermate, riportate indietro dalla Guardia Costiera tunisina, mentre al largo della costa tunisina 34 migranti risultano dispersi dopo che la barca su cui viaggiavano è affondata. Sul barcone si trovavano 38 persone e quattro sono state tratte in salvo. Due grossi pescherecci sovraccarichi sono stati avvistati a sud-est della Sicilia dalla Guardia Costiera con a bordo oltre 1.000 persone che saranno portati a Pozzallo e in altri porti. Ma sono centinaia anche i tunisini sbarcati sulle nostre coste a Pantelleria. Mentre a Lampedusa, dove in poche ore, si sono registrati più di 1.000 arrivi, altre 300 persone sono state trasferite a Porto Empedocle. Nell' hotspot dell'isola sono presenti ora oltre 1.220 ospiti a fronte di una capienza di 400 posti.