Sulla Geo Barents restano 211 migranti. Sulla Humanity 1, 35. Secondo le autorità italiane non si tratta di persone fragili e quindi, in base al decreto ministeriale, non possono sbarcare sul suolo italiano. Ma le navi di Medici senza frontiere e di Sos Humanity non lasceranno comunque il porto. Non lo faranno fino a quando tutti i migranti salvati non saranno fatti sbarcare. A bordo, dicono i componenti degli equipaggi delle due navi, la situazione è difficile. Tre migranti, disperati, si sono gettati in mare dalla nave di Medici senza frontiere attraccata al molo 10. I controlli sanitari che ci sono stati, dicono i membri delle Ong, non hanno tenuto conto delle fragilità psicologiche delle persone salvate in mare e per questa ragione, il capomissione della Geo Barents, Juan Matias Jil, chiede che i medici vengano rimandati a bordo una valutazione sanitaria più approfondita. "Le persone non capiscono perchè gli altri sono sbarcati e loro no, non possiamo dargli risposta, allora l'ansia cresce, i conflitti crescono, avete visto, si buttano in acqua e questa sarà una situazione che purtroppo vedremo molto spesso. E abbiamo richiesto noi alle autorità deve fare una rivalutazione delle persone a bordo perché abbiamo avuto persone con attacchi di panico, attacchi di panico, nessuno non ho avuto nessuna valutazione psicologica. Quindi, quello che stiamo chiedendo, fino adesso non abbiamo avuto risposta". A 12 miglia dalle coste italiane resta intanto la Ocean Viking, mentre la Rise Above, con a bordo 90 migranti fa rotta verso Reggio Calabria. Intanto 500 migranti sono stati salvati a largo della Sicilia da un rimorchiatore e poi portati a Pozzallo a bordo di due motovedette della guardia costiera.























