Quando il mare torna calmo nel canale di Sicilia basta guardare verso l'orizzonte lungo quella linea che segna il confine tra Europa e Africa per scorgere barche in avvicinamento. Piccoli scafi e grossi pescherecci negli ultimi due giorni sono arrivati senza sosta di notte durante la giornata avvistati al largo di Lampedusa e scortati in porto dalle motovedette o approdati autonomamente sull'isola. Più di 800 persone sopravvissute alla violenza in Libia le torture sugli uomini gli stupri sulle donne ed è per questo che molti arrivano in stato di gravidanza. Una donna ivoriana ha partorito appena arrivata al poliambulatorio dell'Aspe di Lampedusa una bambina che la mamma ha voluto chiamare Roberta dal nome di uno dei medici che l'ha fatta nascere. Tra il molo, dove approda nel hotspot dove vengono trasferiti si intrecciano storie di uomini donne e bambini nuclei familiari, ragazzini soli. Fuggiti da miseria, persecuzioni riusciti a completare la attraversata del Mediterraneo definita la rotta migratoria più pericoloso al mondo proprio mentre due barche, sabato mattina si ribaltavano al largo della Tunisia. Tra i corpi ritrovati quelli di 6 donne e 6 bambini; quando Europa ed Italia pensano a misure di solidarietà internazionale si ricordino di guardare a quello che avviene a sud nel cuore del Mediterraneo dice il sindaco Totò Martello, ringraziando quanti a Lampedusa si stanno impegnando nelle operazioni di soccorso e accoglienza. Intanto, ad Augusta sono sbarcati 113 profughi e migranti salvati dalla Geo Barents di Medici Senza Frontiere in mare in attesa di un posto da 11 giorni. A Palermo il sindaco Leoluca Orlando ha invece salutato l'equipaggio della Sea Eye 4 a cui a giugno aveva conferito la cittadinanza onoraria ringraziandoli per aver salvato migliaia di vite umane, dice Orlando nonostante gli egoismi e le indifferenze degli Stati.























