Non si fermano neppure nella settimana del Pride, le aggressioni omofobe o forse aumentano proprio in coincidenza dell'evento, fatto è che negli ultimi giorni a Milano, metropoli considerata avanzata sul fronte della tolleranza verso le diversità, si sono registrati diversi episodi di violenza, molti dei quali segnalati dall'Arcigay e dagli attivisti LGBT. Primo tra tutti: quello ai danni di un dodicenne più grave solo per l'età della vittima, che è stata sbeffeggiata e presa a schiaffi sabato pomeriggio mentre stava andando al Parco Sempione per unirsi ai festeggiamenti del Pride. É andata peggio a due fidanzati che sabato sera andavano a cena in bicicletta, in pieno centro, un uomo gli ha prima insultati e poi aggrediti, prendendoli a pugni, risultato: un trauma cranico e una mano rotta in quattro punti. L'episodio è stato denunciato su twitter da Alessandro Zan, primo firmatario del discusso disegno di legge che porta il suo nome. E nella notte tra venerdì e sabato, proprio alla vigilia del Pride, un barista 24enne di un noto locale frequentato dalla comunità LGBT, a Porta Venezia, è stato aggredito da un gruppo di ragazzi che lo hanno prima insultato e poi attaccato a colpi di bottiglia, tornerà a casa con una ferita al volto cucita da 10 punti di sutura. E tra le molte segnalazioni sui social si legge di tutto: ragazzi omosessuali presi a calci sulle caviglie, epiteti e insulti omofobi che nessuno penserebbe di sentire oggi e tante minacce ai partecipanti al Pride, che in molti casi preferiscono ancora nascondersi per non rischiare il peggio.