Saluti romani e canti partigiani, esplodono petardi e la polemica si infuoca, dopo la commemorazione per Sergio Ramelli a Milano. Un lungo corteo di militanti della destra estrema si posiziona in silenzio, sotto la casa dove Ramelli viveva. Gli ordini sono categorici per i circa 2.000 militanti. Così accade ogni anno per ricordare il diciottenne ucciso nel 1975 da esponenti di Avanguardia operaia. Sono tutti pronti a lanciare il presente quando un canto si leva dal palazzo. La folla sembra confusa e poi. Una volta terminati i saluti Bella ciao echeggia nella via ed è qui che esplode la tensione. Finisce con il corteo che si scioglie lentamente. Intanto la Procura di Milano ha presentato un ricorso in appello contro la sentenza con cui il Tribunale ha assolto 23 militanti di estrema destra, imputati per manifestazione fascista e per i saluti romani, ancora durante la commemorazione di Ramelli, il 29/4 del 2019. Ecco il commento del governatore della Lombardia. "Se ci sono delle frange che vengano emarginate, che rimangano per conto loro, credo che il tessuto del nostro paese è un tessuto democratico e in un tessuto democratico bisogna cercare di superare anche le contrapposizioni violente che negli anni passati ci sono state." .