Ahmed è stato qui, in totale isolamento per 40 giorni, dopo 3 settimane di ricovero all'ospedale Sacco. Oggi, per la seconda volta, il suo tampone è risultato negativo e così può riabbracciare i suoi cari. All'Hotel Michelangelo di Milano, dal 30 marzo scorso, residenza per chi è in quarantena in un altro modo rimanere isolato, sono passate 344 persone, oggi, ce ne sono 190 circa. C'è chi è stato ricoverato e ha visto morire il suo compagno di stanza, chi ha avuto bisogno della terapia intensiva e ha temuto per la sua propria vita e chi si sente responsabile di avere contagiato i parenti. Chi è qui continua a combattere contro la malattia, senza sapere quando finirà. A noi, ci piace chiamarli ospiti, entrano dalla porta principale dell'albergo. Arrivano qua, nella nostra hall, gli vengono tolti i guanti, igienizzate le mani e poi viene affrontata la prima parte, che è il triage sanitario, con l'operatrice della ASST Nord Milano. Una volta registrati i dati sanitari, passano al nostro banchetto amministrativo, nel quale registriamo i nostri dati amministrativi e forniamo loro la Camera, diamo qualche libro perché la buona compagnia è sempre attesa in questo momento di isolamento, diamo il kit per tenere pulita la camera e la propria persona e poi li accompagniamo su, in camera. L'isolamento può durare anche 5 settimane, all'arrivo, i pazienti ospiti, trovano tutto quello di cui hanno bisogno. I pasti vengono serviti in camera, così come l'assistenza sanitaria e psicologica. Già dall'arrivo, i pazienti vengono screenati, vengono catalogati, si capisce quale sia il grosso filone, ovvero se siano Covid positivi oppure contatti stretti e viene impostata la sorveglianza sanitaria. La fase due dell'Hotel Michelangelo, gestito dal Comune, dalla ATS e dalla Prefettura, è caratterizzata da un maggior numero di tamponi che consentono un maggior ricambio. Con la fase due inizia un periodo nuovo, molto positivo per noi perché ci permette finalmente, potendo disporre di decine e decine di tamponi quotidianamente, ci permette di iniziare quel riciclo persone, chiamiamolo così, e ci permette quindi di avere decine di dimissioni quotidiane e conseguentemente di poter accogliere altre decine di persone.