Tutto cancellato o quasi. Lo sciopero dei treni dalle 21 di sabato per 24 ore ha affollato la stazione centrale di Milano. La maggioranza dei treni non è neppure partita alta velocità compresa. Rari i viaggi garantiti; la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale sembra sempre più difficile. I sindacati chiedono che gli stipendi siano adeguati all'aumento dei prezzi e nuove garanzie per la sicurezza sul lavoro. I cittadini attendono sperano e bivaccano per ore. "Pesante". Cosa pensate di fare adesso? "Aspettiamo qui". "All'ultimo ti ritrovi senza treno è un po' disagiante, ecco". "Cosa si chiede alla gente perché si sposta in automobile o con mezzi privati, la risposta pare chiara". "Abbiamo dovuto prendere pullman privati, per cui c'è stato un disagio particolare". "Scioperare è un diritto e io sono d'accordo con lo scioperare, anzi è l'unico modo per i tanti lavoratori per farsi sentire. Almeno garantire un minimo di servizio, eviterebbe di fare questi disagi. Solo quello". Le cancellazioni vengono annunciate qualche minuto prima e così le persone sono costrette a fare e rifare i biglietti tentando la fortuna. Interminabile la coda, tanti i turisti stranieri disorientati. C'è chi lamenta difficoltà nel richiedere i rimborsi. "Assolutamente il diritto dello sciopero è da garantirsi quello che è abbastanza sconvolgente è che poi la politica dei rimborsi l'organizzazione per chi viaggia sia sempre a favore poi dell'azienda ecco. Per cui noi siamo ancora in attesa dei rimborsi, farraginosa tutta la procedura nonostante la tecnologia ormai dovrebbe garantirci". Trenord comunica che il 70% dei convogli nella regione Lombardia è funzionante. Per chi riesce a tornare in città dopo lunghe avventure, il problema è raggiungere la propria casa. Dalle 22 alle 02, a scioperare sono i lavoratori di ATM con metropolitane bus e pure gli iconici tram.