Dal riconoscimento facciale a un nuovo sofisticato sistema di controllo bagagli. L'aeroporto di Milano-Linate cerca di adattarsi al periodo che stiamo vivendo rendendo l'esperienza del viaggiatore “touchless”, cioè con meno contatti possibili, a partire dal check-in. Una postazione inaugurata a febbraio in tempi non sospetti, permette di associare il proprio volto alla carta d'imbarco e al documento di identità, rendendo superfluo sia il pezzo di carta che la sua versione digitale. I sensori non fanno una foto, ma registrano il cosiddetto “template” del viso. Per accedere ai controlli al momento dell'imbarco basta così abbassare momentaneamente la mascherina ed essere riconosciuti. La novità, parte dei lavori di restyling dello scalo, riguarda proprio i controlli, dove trolley e zaini vengono adesso sottoposto a una Tac che riconosce un contenuto sospetto. Insomma, non occorre più tirare fuori computer, tablet e liquidi, che vuol dire meno code e meno utilizzo di vaschette, vaschette che, tra l'altro, dopo ogni utilizzo vengono santificate con lampade UVC. Tecnologie e novità che al momento soltanto in pochi sono in grado di sperimentare. Nel mese di settembre, rispetto all'anno precedente, gli aeroporti italiani hanno fatto registrare un 70% in meno di passeggeri. “Ci aspettiamo, come tutta l'industria, un ritorno ai numeri pre-Covip tra il 2024 e il 2026. I tempi saranno lunghi, saranno tempi di crisi, che dovremo affrontare con determinazione, con creatività e cercando di resistere, per poi trasformare le nostre realtà rispetto ad uno scenario nuovo”.