La violenza del branco irrompe nella notte di Capodanno a Milano. Quest’episodio in piazza Duomo non è isolato: tra migliaia di persone due ragazze vengono accerchiate e spinte contro le transenne. Sono i momenti finali di un incubo durato una decina di minuti, raccontano le vittime, studentesse tedesche di 20 anni. “Avevo 15 mani addosso”, ha riferito una di loro. Molestate da 30 persone circa, raccontano che gli aggressori parlavano arabo. Lamentano il ritardato intervento delle Forze dell’Ordine, hanno presentato denuncia a Mannheim, dove vivono. Un’esperienza che definiscono scioccante. Così come testimoniano le lacrime in queste immagini, mentre cercano di abbassare i loro abiti sgualciti. Poco lontano, è l’1:30 circa, un altro episodio. Anche qui, due ragazze accerchiate, una riesce a sfilarsi, l'altra rimane sola sino a che intervengono le Forze dell'Ordine. Racconta agli agenti di essere stata palpeggiata, la sua maglia è strappata. Ha 19 anni, non vive nella città dove avrebbe voluto festeggiare il Capodanno insieme a degli amici dai quali si era allontanata per un attimo. Lei, studentessa, ha sporto denuncia. La Procura di Milano ha aperto un'indagine, l'ipotesi è violenza sessuale di gruppo, possibili diversi episodi. La Polizia sta setacciando le telecamere di sorveglianza ed ascoltando dei testimoni per identificare gli aggressori, descritti come nordafricani. Tutte le denunce per rapina e furto raccolte in quella notte sono state rivalutate, le persone riascoltate per capire se vi siano state anche altre violenze di tipo sessuale. Le aggressioni accadute in piazza Duomo la notte di Capodanno sono un fatto gravissimo, non degno della nostra città - le parole amare del sindaco Sala - che sta collaborando con la Questura ed esprime la propria vicinanza alle vittime.