Lucano condannato, per ex sindaco di Riace 13 anni e 2 mesi

"Non ho parole, non me l'aspettavo" dopo lo sconcerto, lo sfogo Mimmo Lucano reagisce così "mi ritiro da tutto voglio evitare dispiaceri ai miei familiari io sono morto dentro, non c'è pietà, non c'è giustizia" l'ex sindaco di Riace Domenico Lucano è stato condannato a 13 anni e 2 mesi nel processo Xenia su presunti illeciti nella gestione dei migranti, il doppio della pena che era stata chiesta dalla pubblica accusa, 7 anni e 11 mesi, e deve anche restituire 500.000 euro. Lucano era stato arrestato il 2 settembre del 2016, poi sottoposto ai domiciliari due anni dopo e ora candidato alle regionali in Calabria. Le indagini della Guardia di Finanza, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri, erano state avviate in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal Ministero dell'Interno e dalla prefettura di Reggio Calabria al comune di Riace per l'accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico. Lucano è stato accusato di aver gestito male questi soldi pubblici, di aver, ad esempio, organizzato matrimoni di convenienza, in particolare a vantaggio, di donne straniere a cui era stato negato il permesso di soggiorno e di aver aggirato le norme per ottenere l'ingresso di immigrati in Italia. Due le cooperative sociali: la Eco Riace e l'Aquilone che, secondo l'accusa, l'ex sindaco avrebbe favorito. I reati contestati dalla procura sono associazione per delinquere, abuso d'ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d'asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Già dall'ottobre del 2017 Lucano era iscritto nel registro degli indagati, sono pronti a impugnare la sentenza i suoi legali che giudicano la condanna esorbitante e in contrasto con evidenze processuali.