"Ho scritto quelle parole violente. offensive e minatorie contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, spinta dal clima di odio che in quel momento si respirava in politica". Con queste parole, la donna bolognese di 68 anni, Elvira Zanrosso ha risposto alle domande del PM della procura di Palermo, Gery Ferrara che l'ha indagata assieme ad altre otto persone per le offese social al capo dello stato nel 2018. In quel momento Mattarella aveva posto il veto alla nomina di Paolo Savona a Ministro dell'Economia e per questo sui social era iniziata una campagna di offesa nei confronti del Presidente della Repubblica. Le più violente sono finite in un fascicolo aperto alla procura di Palermo dopo l'arrivo di un esposto. Uno dei commenti più duri, proprio quello della donna che scriveva: "ti hanno ammazzato il fratello, non ti basta". Alla domanda del PM sul perché di quella frase l'indagata ha risposto dicendo che: "in quel momento Grillo urlava da una parte, Di Battista dall'altra e io mi sono lasciata contagiare stupidamente, adesso non dormo più la notte, voglio chiedere scusa". Un pentimento che però potrebbe non risparmile il processo per il quale rischia una condanna fino a 15 anni di carcere per il reato di offesa all'onorabilità del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. La donna, madre e nonna, è l'unica ad essere stata ascoltata fino ad ora, gli altri haters hanno un'età compresa tra i 30 e i 74 anni, l'unica a confessare e a chiedere scusa è stata la signora bolognese gli altri, al momento, tacciono.