Non ha risposto alle domande del GIP o rilasciato dichiarazioni spontanee Corum Petrov il 24enne in carcere a Velletri accusato di concorso in omicidio insieme ad altre tre persone per la morte di Alexandru Ivan, ucciso con un colpo di pistola la notte tra venerdì e sabato nel parcheggio della metro di Montecompatri vicino Roma. I suoi legali sostengono che il quadro di quanto accaduto quella notte sia più complesso. "Che lui si è limitato solo esclusivamente a accompagnare suo cugino ad un appuntamento per cercare di chiarirsi e però dopo dagli atti di indagine vedrete che le macchine sono molte di più, almeno tre". "La Procura nel dire che c'è una sola pistola che spara per esempio non prende in considerazione o non avvalora a nostro parere sufficientemente il fatto che vengono rinvenuti proiettili diversi" A sparare dunque sarebbe stato qualcun altro da un'altra delle auto presenti, il 24 enne non nega invece di essere stato in quel parcheggio né di aver fatto da tramite per un chiarimento tra suo cugino Dino e Tiberius, Il patrigno di Alexandru lo conferma anche Pietro Corum, suo padre: "Sentono che sparano ma prima che è arrivato mio figlio, gia c'era una sparatoria e mio figlio sta facendo solo lo sbaglio che lui ha chiamato a fargli fare questo incontro". Resta confermata la ricostruzione di quanto all'origine della tragedia il litigio per futili motivi nel bar sulla via Casilina tra il patrigno della vittima e una persona non identificata ma le indagini sono in corso per ricostruire la cornice e i protagonisti di questa storia. E al momento per i Magistrati c'è la certezza di una sola auto arrivata nel parcheggio quella sera e di tre persone al momento irreperibili.