I bambini hanno sofferto molto di più, ma tre, quattro, cinque volte tanto, dove c'erano problematiche familiari. Sono stati i grandi dimenticati da decreti governativi durante il lockdown, ma forse sono quelli che hanno sofferto di più per il confinamento. Bambini e adolescenti che, secondo uno studio dell'Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova, manifestano ancora disagi, con percentuali allarmanti. Il 65% di quelli sotto i 6 anni addirittura il 71% di quelli al di sopra. Credo che dei bambini ci si sia molto dimenticati, c'è stato un grande silenzio pubblico. Nel grande silenzio che ha accompagnato il lockdown c'è stato un silenzio pubblico che li ha riguardati. Oggi, però, bisogna fare in modo di restituire loro molto di quello che gli è stato tolto. Sensazione di fiato corto, ovvero crisi di ansia, irritabilità, utilizzo improprio dei media, difficoltà ad addormentarsi o a risvegliarsi, i disturbi più importanti riscontrati e soprattutto per gli adolescenti ora c'è la necessità di riappropriarsi del rapporto con i coetanei. La difficoltà maggiore che i nostri bambini, ma soprattutto gli adolescenti, hanno riscontrato durante il lockdown, è proprio stata l'assenza dei rapporti con i loro pari. Questo è quello che si evince come certamente non un disturbo, ma una carenza, una carenza che ha prodotto una serie di conseguenze, tra queste, tanti disturbi.