La musica techno a tutto volume, dentro al capannone abbandonato alcune migliaia di persone, soprattutto giovani, arrivati anche dall'estero. Fuori il buio e le luci dei blindati della polizia. Il rave party a Modena è cominciato sabato sera. Un raduno clandestino nato sui social, conclusione fissata per martedì. Le forze dell'ordine presidiano l'aria, in tenuta antisommossa. Posti di blocco stradali hanno isolato la zona, non è possibile avvicinarsi. In prefettura la riunione straordinaria del comitato per l'ordine e la sicurezza. Il Ministro dell'Interno Piantedosi ha ordinato l'interruzione del rave, lo sgombero ancora non c'è stato. Per tutto il giorno ragazzi entrano ed escono liberamente dal capannone, alcuni con il passo un po' incerto. Avviciniamo un gruppo arrivato da Torino, questa è una forma di protesta, ci spiegano. "Autogestione, anarchia, non farsi controllare da loro. Cioè, perché va bene fino a una certa ma noi non siamo criminali, siamo persone che stiamo ballando, solo un po' di fiducia". "È la techno, molto semplicemente, non saprei...è come una religione". "Però sapete che è irregolare, clandestino, questo raduno?" "Eh bè, si" "C'è anche una preoccupazione sulla sicurezza delle persone. Si teme che qualcuno faccia utilizzo di sostanze" "Posso assicurare che succede letteralmente in qualsiasi discoteca a pagamento" "Qui che cosa ha visto?" "Si, vedo che comunque ognuno ovviamente fa come vuole" "Ma le offrono? Ve le hanno offerte?" "Capita, certo". "Ho saputo di ragazzi drogati in discoteca, messe con piccoline, che magari qui si prendono anche qua. Però qui tu lo decidi di prendertela, ok? Nonostante facciamo qualcosa di abusivo, di strano, di un po' estremo magari, non vogliamo far del male a nessuno. Quella persona io non la conosco ma posso andarla ad abbracciare, trattarla come un mio fratello". "Se arrivano a imporvi lo sgombero?" "Dipende come ce lo impongono, con le manganellate, beh, te ne vai per forza perché ti manganellano, sarebbero loro dalla parte del torto" "Nella vita cosa fate?" "Allora, io aiuto mia madre perché ho una situazione in casa un po' complicata". "Io sono un panettiere, lavoro quindi tutti i giorni...cioè tutte le notti, quindi non lo so, ho le mie responsabilità, le so tenere, solo perché vado in questi posti qua non sono un tossico che non sa fare il proprio lavoro" "Io vado ancora a scuola" "Quanti anni avete?" "18" "Io quasi 22" "Idem" "21" "Però ci sono minorenni dentro?" "Si, sicuramente" "Ci sono, ci sono".























