“I tortellini fatti in casa, in brodo. Fatti in famiglia, in brodo, e di secondo lo zampone col purè e i fagioloni in umido. Questo è il menu tipico modenese”. “Io non sono modenese, sono pugliese, però i tortellini vanno benissimo anche a Natale, anche per un pugliese”. La tavola del Natale non può farne a meno. La tradizione emiliana-modenese entra nella cucina degli italiani durante le festività, da nord a sud, con piatti, sapori e profumi tipici di questa terra. Nel tortellino quale deve essere il ripieno? “Ah no, è un segreto quello lì. Mi dispiace. Qui da noi si mangia solo in brodo”. E chi volesse senza brodo? “Niente tortellini”. È un brodo particolare. Perché? “Sì, c'è il manzo, la gallina”. Quanto tempo ci vuole per preparare questo brodo? “Quattro ore”. Chi viene in negozio cosa chiede? “I tempi di oggi sono diversi dai tempi degli anni '60 – '80, e quindi la gente tende a prendere le cose già preparate, quindi è difficile spiegare alla gente come si dovrebbe mangiare, perché è abituata solamente a mangiare cose di livello un po' più basso”. Nel corso degli anni è cambiato il menu di Natale? “Sì, abbiamo alleggerito tutto. Tante cose grasse come una volta non si mangiano più. Il cotechino. Il cotechino per se stesso va smagrito. L'abbiamo fatto più leggero. Meno spessi, meno sale. Soprattutto meno sale. Da 10 a 1”. Adesso c'è più attenzione alla dieta? “No, non alla dieta. Alla salute”. C'è un modo per mangiare tutto e non mangiare troppo? “Sì. Si può anche mangiare tutto per un giorno e poi stare bravi gli altri”. “Auguri!”.