"Qui sindaco passiamo a pochi centimetri..." "Dal cedimento della strada. Questo è un tratto di accesso anche a delle abitazioni private e ci rendiamo conto di quanto sia ancora precaria la situazione." Modigliana, Appennino di Forlì, uno dei comuni più colpiti dalle frane. Mille, solo qui, su una rete stradale di 100 km, dopo l'alluvione che sette mesi fa ha sconvolto l'Emilia Romagna. "Siamo in emergenza dal 2 di maggio. I lavori che abbiamo eseguito sono proprio lavori, come si dice, di somma urgenza non di ricostruzione. La sfida più grande è partire con i cantieri per la ricostruzione." "Le strade sono state tutte riaperte?" "Sono riaperte per il traffico per i residenti e per interventi di ripristino. Significa che se percorri questa strada devi sapere che non è ricostruita perfettamente, la banchina, il guard rail, che l'asse viario è ricostruito." "Quindi non è ancora in sicurezza." "E no. Questi sono interventi legati alla ricostruzione del territorio per i quali ci sono stati riconosciuti 108 milioni da parte del Governo, da parte del Commissario Figliuolo." "Di cosa c'è bisogno?" "C'è bisogno intanto di una grande struttura di progettazione che ci accompagni." "Che tempi prevede per il ritorno alla normalità a Modigliana." "Cinque, sei, otto anni. Va ricostruito l'intero percorso della strada. Oggi l'accesso a Modigliana è condizionato da solo questa strada, perché il ponte di fianco è crollato." "Sindaco, in questi giorni è tornato a piovere in modo insistente. Queste piogge per voi cosa significano?" "Con tutta onestà una grandissima preoccupazione. Qui nella zona artigianale l'acqua aveva ieri, l'latro ieri, sormontato questo tratto di strada. Adesso abbiamo ripristinato subito. Le frane non sono ancora ferme, è ancora un grande cantiere.".