Il corpo della trentenne Moira Piermarini viene trovato in auto nell'area della fabbrica abbandonata della TRW. Dentro lo stabilimento di componentistica per auto in disuso domenica sera era finito un rave del ponte di Ognissanti. La Scientifica si occupa dei rilievi, i medici invece, con l'autopsia, diranno come è morta la donna, anche se è forte il sospetto che abbia consumato della droga. Le indagini sono a cura della Mobile. “Non ci sono tracce esterne di lesioni, verrà disposta l'autopsia sicuramente”. Per 3 giorni migliaia di persone hanno ballato in questo luogo desolato e anche molto pericoloso. Un sindacato, la CGIL, aveva denunciato la presenza di materiali cancerogeni all'interno. La struttura è decadente, non è mai stata bonificata dall'amianto. Si tratta del terzo ritrovo in pochi mesi e il Sindaco di Livorno Salvetti, ancor prima di sapere della vittima (di origini romane, ma residente a Pisa), aveva scritto al Prefetto e richiamato la proprietà al contro del sito. Del resto un ragazzo era stato soccorso in stazione dopo aver ingerito anfetamine, ecstasy e perfino dei pezzetti di vetro, mentre un altro veniva salvato mentre vagava sui binari. Tutto questo mentre Moira Piermarini moriva nel piazzale. Adesso il capannone è sotto sequestro.