Per la morte di Davide Astori, capitano della Fiorentina, c'è un nuovo giudizio di colpevolezza. Anche in appello è stato condannato per omicidio colposo il professor Giorgio Galanti, ex direttore del Centro di Medicina dello Sport di Careggi, mentre è alla fase istruttoria un altro procedimento per la falsificazione di un certificato medico. In primo grado, nel maggio 2021, Galanti era stato condannato con rito abbreviato a un anno di reclusione e al risarcimento danni a favore della famiglia Astori, di Francesca Fioretti e della figlia Vittoria. In appello la condanna è stata confermata. "Posso solamente dire che mi sento un pochino pochino più leggera adesso. Quindi ringrazio tutti, anche per l'affetto che avete dimostrato". Nei tracciati delle prove da sforzo era emersa una extrasistole ventricolare che secondo la Corte avrebbe dovuto imporre approfondimenti o esami specifici come l'holter e invece Astori continuò a giocare ad alto livello da professionista e venne trovato morto in un albergo a Udine prima della partita Udinese-Fiorentina il 4 marzo 2018. "Ricorreremo verosimilmente per Cassazione perché i vizi che noi avevamo individuato in questa sentenza, sia sotto il profilo del nesso di causa sia sotto il profilo della colpa, erano tali da, diciamo, essere anche ammissibili ad un giudizio di Cassazione e quindi motivi squisitamente di diritto". Sono passati più di 6 anni da quel tragico momento che fermò il calcio ma rimane vivo il ricordo del capitano della Fiorentina, per sempre il numero 13. " È l'amore che dimostra la gente tutti i giorni, tutte le volte che scendiamo a Firenze che.. insomma.. che sentiamo il calore dei tifosi. In generale poi è anche non solo da Firenze ma soprattutto Firenze. E è bello. Per noi l'importante è che certe cose poi non capitino più".