Morti sul lavoro, in Campania è emergenza. Si è arrivati ormai a 16 vittime in soli 4 mesi. Le ultime due il giorno dopo la ricorrenza del Primo Maggio, a poche ore di distanza l'uno dall'altro, in luoghi diversi, entrambe cadendo dall'alto durante lavori edilizi. Raffaele Manzo, 57 anni, è precipitato dal terzo piano di un palazzo in ristrutturazione a Lettere, piccolo comune sui monti Lattari, pare nel corso dell'allestimento dell'impalcatura. Vincenzo Coppola, 60 anni, è invece morto in questo cantiere di una scuola dell'infanzia in costruzione a Casalnuovo, nel napoletano, sarebbe caduto da una scala. Due le inchieste aperte, Procura di Nola e Torre Annunziata, indagano i carabinieri. Entrambi gli operai non avrebbero avuto imbracature. "Ma la legge 81 esiste da anni. Prevede l'imbracatura, un gancio di sicurezza. Se i due morti avessero avuto questo gancio, questa imbracatura di sicurezza, avremmo evitato quello che è stato un ennesimo tragico evento. Noi in questi giorni siamo partiti con un referendum perché un intervento vero è quello di abbattere i cosiddetti superbarti a cascata. C'è una giungla in cui se non ci fossero stati i cinque morti a Firenze non avremmo scoperto che in quel cantiere operavano 60 aziende. Poi io credo che ci sia una grande discussione in questo paese sulla premialità alle aziende. Ci sono aziende che rispettano la legge e vanno premiate e ci sono altre che devono essere perseguite". E mentre si attendono provvedimenti legislativi sul fronte della sicurezza a Napoli si continua a lavorare anche in questo modo.























