Si allunga di ora in ora l'elenco di morti sul lavoro. In questo 2021 di ripresa in cui, denunciano i sindacati, la necessità di recuperare competitività, spesso è andata a discapito della sicurezza. Le ultime morti bianche, raccontano di un muratore di 42 anni, travolto dal crollo di un balcone e dell'impalcatura e di parte del solaio, mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione di una palazzina di Mesagne, nel brindisino. L'uomo si trovava sul marciapiedi, quando si è verificato il crollo della struttura. Sempre in Puglia, un operaio è stato investito e ucciso in un cantiere della A14. Mentre a Roma, in zona Eur, un altro operaio è precipitato dall'11esimo piano di un'impalcatura, anche lui, mentre lavorava. Nomi che si aggiungono a nomi, che ogni giorno sembrano segnare un drammatico record, come le precedenti sei vittima, in sole 24 ore, tra cui si registrano anche i due operai di 46 e 42 anni, che hanno perso la vita all'Università Humanitas di Pieve Emanuele, nel milanese, mentre caricavano una cisterna di azoto liquido. Il più giovane, di origine indiana, era in prova, assunto solo da pochi giorni. Un periodo ora al vaglio degli investigatori, che vogliono capire se la formazione indispensabile per manovrare l'azoto liquido a -198 gradi, sia stata svolta regolarmente. Saranno le inchieste avviate da ATS e da Procura e Carabinieri di Milano, a dover far luce su cosa sia accaduto, soprattutto dovranno stabilire per quale motivo, i due colleghi, si trovassero nel cavedio, quella sorta di basamento delle cisterne da 6mila litri, dove in teoria, non sarebbe necessario scendere, per riempire i serbatoi. Il sospetto è che i due operai, siano morti durante un tentativo di soccorso. Il decesso sarebbe avvenuto per asfissia da azoto, sui corpi c'erano anche ustioni provocate dalla fuoriuscita del gas ad alta pressione. Nella sola Lombardia a luglio, stando ai dati della CISL, si è registrato un +8,73% di infortuni sul lavoro, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. E la tendenza, è rimasta anche nei mesi successivi.