Nella camera ardente: tralci di vite, una penna di fagiano nella tasca della camicia rossa, i suoi occhiali. Oliviero Toscani è morto all'ospedale di Cecina a 82 anni. Da molti viveva in Toscana, da un paio era malato di amiloidosi; una patologia rara, ma grave. "Venerdì è stato ricoverato presso la nostra rianimazione e le condizioni molto gravi e la patologia da cui è affetto per cui è stata, un danno veramente multi organo, purtroppo nonostante l'assistenza intensiva non è stato possibile evitare l'exitus." L'annuncio della famiglia Il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio, ma tutta la sua vita è stata un'avventura, grazie al talento e alla libertà. Dopo il diploma in fotografia all'università delle Arti di Zurigo ha lavorato per le riviste più importanti con un sodalizio con i Benetton che ha fatto la storia della comunicazione. La sua una fotografia politica estetica ed etica sintetizzate degli scatti. "Lui ci ha posto in maniera potente delle domande profonde sul senso della vita usando la fotografia e usando quella forma apparentemente più lontana dai bisogni della vita che è la pubblicità" Se n'è andato con i suoi famigliari vicino, sulle note di Bob Dylan "Forever young" perché giovane, ci dice il suo cardiologo, è sempre rimasta la sua mente. Un maestro che c'ha lasciato con un ultima lezione. "Il modo con cui Oliviero ha tenuto a bada la malattia prima e ha vissuto l'idea della morte dopo non come un paziente qualunque, ma senza timore della seconda, infastidito dalla malattia come qualcosa che era un carcere alla sua intelligenza rimasta giovane." Sarà cremato come da sue volontà.