Oltre 200 Vescovi si sono riuniti a Roma per quattro giorni, in un'assemblea aperta dal Papa, per discutere dei temi caldi della Chiesa. Innanzitutto la preparazione del Sinodo italiano, che era stato chiesto da Francesco anni fa e finalmente riesci ad esordire. E i presuli mettono in chiaro cosa non entrerà nella discussione. Il celibato dei preti e il sacerdozio delle donne, dicono, non sono i problemi fondamentali che in questo momento attanagliano la Chiesa e l'umanità. "Al termine dei lavori, in questo grande albergo romano, conferenza stampa del presidente della CEI, il cardinale Gualtiero Bassetti, la prima domanda naturalmente è sulla tragedia della funivia". "Certamente se ci sono delle responsabilità chiare, questo diventa un crimine, oltre che a una tragedia, a un incidente. Perché non si può giocare, ecco, sulla incolumità delle persone. La persona anche se va in vacanze e entra in una cabina, dev'essere sicura come a casa sua". "C'è anche il dramma delle morti sul lavoro" "Le morti sul lavoro sono una gravissima ingiustizia, proprio perché sono diminuiti in questo periodo, anche per la pandemia, i posti di lavoro e sono aumentati gli incidenti. Questo vuol dire che da qualche parte ci saranno delle responsabilità". "Fa molto discutere, in Parlamento e fuori, il decreto legge Zan" "É giusto che in Parlamento si discuta. Noi siamo convinti che per quello che riguarda l'omofobia ci fossero già delle leggi sufficienti. E secondo noi non c'era nemmeno bisogno di questo decreto. Ma siccome chi deve legiferare è il Parlamento, è il popolo, ci sia un confronto sincero, sereno ma sia anche lì rispettata la coscienza di tutti".