Il volo è già fissato, destinazione Italia venerdì 3 dicembre, Il piccolo Eitan insieme alla zia paterna Aya. Lascerà Israele alla volta di quella che la Corte Suprema Israeliana, ha stabilito essere la sua naturale residenza l'Italia. Il bimbo di 6 anni, era stato rapito e portato in Israele l'11 settembre dal nonno materno Peleg e da un suo complice. Unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone del 23 maggio, che gli portò via i genitori e il fratellino. Eitan, potrà finalmente avere un po' di pace dopo una contesa durata più di due mesi. La corte di Tel Aviv, pochi giorni fa confermando le decisioni di primo e secondo grado, ha respinto il ricorso del nonno materno. Riconoscendo la sottrazione internazionale del minore scrivendo, non è discutibile che il luogo normale di vita del minore sia in Italia, dove ha trascorso quasi tutta la sua esistenza. Quindi il piccolo, deve essere restituito immediatamente ai suoi tutori. Non è affatto dimostrato inoltre, sostiene il Giudice, che il rientro in Italia rischi di provocargli danni mentali e fisici significativi. Quanto al futuro, per il Giudice Israeliano, tocca alle autorità giudiziarie italiane stabilire se ascoltare il minore nel processo di adozione, o in un altro processo che riguardi il suo bene. Eitan dunque tornerà in provincia di Pavia, dove abita con la zia Aya , lo zio Or Nirko e due cugine, dove riprenderà la scuola. Prima della partenza, è stata concessa ai nonni materni la possibilità di vedere salutare il bambino. I Peleg, promettono però battaglia per riportare a Eitan a Israele, con ogni modo legale. Lo Stato di Israele,hanno denunciato, ha rinunciato oggi a un bambino ebreo, un suo cittadino indifeso, per farlo vivere in terra straniera .