Sono arrivati alle 10, abbiamo avuto un supporto da parte della Polizia di Stato, fantastica, perché li hanno fatti uscire subito, scusate sono emozionato e poi li abbiamo portati qui. Sono andati a vedere il ragazzo e adesso stanno andando con un nostro incaricato a Verbania, per riconoscere le salme. Nessuno ci crede, cioè, lui è venuto qui pensando di vivere in Italia, di studiare e stava finendo medicina, nel frattempo lavorava da noi in Comunità, anche i figli frequentavano la nostra scuola a Milano. La sorella che fa il medico, gli ha chiesto di venire qui perché le sarebbe piaciuto avere la famiglia qua.