Napoli si risveglia nel sogno del quarto scudetto, il primo della sua storia a soli due anni di distanza dal precedente. Nemmeno al tempo di Maradona, ormai un santo laico protettore dei tifosi napoletani, si era raggiunto questo record. "Io aveva un debito con la città e con i tifosi che l'altra volta, debbo dire, insomma, adesso non voglio entrare nei dettagli, non si poté fare il pullman. Questa volta c'è stata una perfetta sinergia e l'evento lo organizzeremo come Comune e come Calcio Napoli. I pullman sfileranno dal Molo Luise, all'incirca, fino a Piazza Vittoria, andata e ritorno, lunedì pomeriggio alle 15:00". È la notte dei sogni che si fanno materia, a partire da quella mezza rovesciata di McTominay che ha sbloccato la partita-scudetto col Cagliari al 42esimo. E poi è arrivato Lukaku, al 51esimo a consolidare il risultato. Una festa iniziata già dal pomeriggio con un fiume di persone in una Piazza del Plebiscito gremita, ma anche a Scampia e in Piazza Mercato, i tre luoghi dove sono stati allestiti i maxi-schermi, oltre che allo Stadio Maradona: un enorme stadio a cielo aperto a incoraggiare la squadra. Al 94esimo scoppia la festa, è ufficiale: Napoli anema, core e coraggio, è Campione d'Italia per la quarta volta. .